Volontariato in Etiopia, un sogno che si avvera.

Fin da quando sono piccola ho sempre sognato di partire lontano ed andare a conoscere nuove culture, aiutando magari anche qualcuno e imparando.

Grazie ad un’associazione e a vari incontri sono partita con un gruppo di volontari, tutti più o meno sui 20 anni. Cioè della mia età.

Durante i vari incontri durante l’arco dell’anno 2018-2019 abbiamo incontrato ospiti che abitano in Etiopia, siamo andati in un ristorante etiope per mangiare del tipico cibo, abbiamo visto cosa sono i loro costumi, è stato un po’ come costruire un cuscino per non battere forte la testa appena arrivati in un mondo molto diverso dal nostro. Questi incontri hanno anche rafforzato il nostro spirito di gruppo. Così per l’inizio di luglio 2019 eravamo carichi e pronti per partire. Soprattutto carichi anche fisicamente perché abbiamo raccolto materiale scolastico, cibo, medicine e varie altre cose da portare giù. 12 persone per 500 kg di materiale.

vivere in un monolocale in 2: lo spazio ma anche la fortuna

Beh che dire dello spazio… all’inizio non sembra così grave, c’è ogni cosa che ti potrebbe servire, ma quando inizi a trasferire le tue cose il sotto del letto diventa un nuovo cassetto e cerchi di ottimizzare ogni buco possibile.

Sono circa 25 metri quadrati in due. La cucina é mini e solo una persona può cucinare, la scrivania difronte al letto è anche il tavolo dove si fa colazione, si pranza e si cena.

Il letto é imponente in mezzo alla stanza e il bagno é molto grande ma con una piccola doccia. Ormai il mio ragazzo vive qui da un mese esatto mentre io continuo un po’ a fare avanti e indietro dalla mia casa a 5 ore da qui ma abbiamo già sperimentato la convivenza qui dentro. Non é semplicissimo, l’unico posto dove non si è insieme é il bagno.

Per fortuna abbiamo sperimentato una situazione simile durante la pandemia e non ci siamo uccisi.. anzi ma la cosa che mi spaventa di più è quando inizierò ad andare a scuola e comunque avrò molte ore via telematica come a lui hanno chiuso l’ufficio. Entrambi avremo chiamate e orari che dovremmo gestire essendo in un unico spazio. In più se la pandemia peggiorerà il 💯 del tempo dovremmo passarlo in questo spazio.

Stanotte avevo caldo e mi sono svegliata, ho iniziato a panicare ponendomi domande come riusciremo a stare qui insieme e pensando a peggiori scenari..

Ma poi mi sono detta: siamo fortunati a stare comunque in un bel paese, e abbiamo un tetto più tutto quello che vogliamo. Molte persone vivono strada e non hanno nulla. Si può sembrare il solito pensiero ma alla fine ti fa rendere conto e riesci ad uscire dalla tua realtà e dirti: smettila di lamentarti e stai calma.

Vivere in un monolocale in 2.

 

Parte 1: come, perché e chi

Come ci siamo finiti in due in un monolocale? La colpa va attribuita al COVID 19 che ha impedito che il nostro palazzo fosse costruito in tempo per l’inizio di agosto.

Ci viene comunicato solo un mese prima della data di consegna, che purtroppo non potevamo entrare nel nostro appartamento fino a novembre.

3 mesi i cui dovevamo trovare un posto dove stare.

Chi doveva trovare un posto per i tre mesi prima di novembre? Io e il mio ragazzo. La nostra prima vera convivenza. Tra l’altro bella sfida in uno spazio così piccolo.

Per fortuna facendo alcune ricerche siamo riusciti a trovare un posto: un monolocale vicino alla nostra futura casa.